[Newsletter] Newsletter 12 27/03/06
loris
loris at olografix.org
Tue Mar 28 07:29:20 CEST 2006
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Newsletter 12 27/03/06"MMM" "MMM"
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:: IN PRIMO PIANO ::
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Prove di connessione universale
Da Roma a Washington, da New York a Los Angeles, la copertura totale
del territorio con una rete wi-fi è ormai un obiettivo politico. Incen-
tivi all'iniziativa privata e intervento pubblico sostitutivo - per le
aree metropolitane povere - a confronto
FRANCO CARLINI
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:: RUBRICHE ::
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..... DALLA RETE A(LLA) CARTA di Marco Trotta .....
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:: TEMI E APPROFONDIMENTI ::
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Se lo Stato sceglie l'open source
Le timidezze dell'Unione e le resistenze ideologiche dei «liberisti che
fanno affari» - Mercato protetto Il monopolio Microsoft, come dimostrano
altri stati, ora ha concorrenti tecnicamente validi e a costo quasi zero
F. C.
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:: HOT NEWS ::
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:: TECNOLOGIA&INTERNET ::
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News da MyTech, Punto Informatico, Zeusnews, Apogeonline,
La Repubblica
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:: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE ::
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:: CREDITS ::
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.: IN PRIMO PIANO :.
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Prove di connessione universale
Da Roma a Washington, da New York a Los Angeles, la copertura totale
del territorio con una rete wi-fi è ormai un obiettivo politico. In-
centivi all'iniziativa privata e intervento pubblico sostitutivo -
per le aree metropolitane povere - a confronto
FRANCO CARLINI
Al comune di Roma hanno varato un progetto di connettività all'inter-
net senza fili (tecnologia WiFi), in molti luoghi turistici importan-
ti. Passeggiando per strade e piazze chi abbia un computer portatile
o un cellulare evoluto si troverà collegato a un «portale di prossi-
mità» con tutte le informazioni storiche e artistiche che desidera.
Suggestivo: ai portali e monumenti fisici si affiancano portali digi-
tali, immateriali, ma visibili e ben presenti. L'idea è buona idea,
ma è molto al di sotto dei bisogni e delle aspettative: Roma e i suoi
abitanti meritano di più. Il sindaco Veltroni, che è uno di larghe
vedute e che ama l'America potrebbe ispirarsi proprio a quel paese,
magari al distretto di Washington. Laggiù il governo locale sta pia-
nificando di coprire tutta la città con punti caldi senza fili (hot
spot), analogamente a quanto già vanno facendo Philadelphia e San
Francisco, e già questo è meglio della copertura prevalentemente tu-
ristica immaginata da Veltroni. Ma Washington nel bando di gara che
sta formulando si è data un obbiettivo più ambizioso: il progetto
verrà affidato all'impresa di telecomunicazioni che meglio coprirà
i quartieri a basso reddito (centomila abitanti circa), anche a costo
di lasciarne scoperti alcuni più ricchi. Insomma una scelta di prio-
rità, che il sindaco Anthony A. Williams ha così spiegato al Washin-
gton Post: «L'accesso alla tecnologia (di connessione; ndr) è come
l'accesso ai libri: è un mezzo importante di comunicazione». Se si
vuole è lo stesso ragionamento in base a cui Veltroni ha dedicato
soldi e iniziative all'apertura di biblioteche di quartiere. Sarebbe
il caso di portare la rete a Casal Palocco, insomma, e non solo a
piazza Navona. E per i quartieri ricchi di Washington che eventual-
mente rimarrebbero scoperti? Con tipico pragmatismo di mercato il
sindaco Williams fa notare che per quelli c'è già, per loro natura,
un sufficiente incentivo di mercato perché gli operatori di teleco-
municazioni offrano loro il servizio, senza aspettare il municipio.
Gli incentivi pubblici consistono solo in questo: all'azienda vinci-
trice della gara il comune garantirà la possibilità di usare le rete
in fibra già esistente e di attaccare gli hot spot ai pali della
luce, senza costi, per 8 anni. Il tutto senza spendere nulla: è un
progetto «no tax dollars». Il bando in preparazione a Washington
contiene altri aspetti interessanti che è possibile prendere a mo-
dello. Intanto non viene specificato quale tecnologia senza fili
usare, se WiFi, WiMax (che ha un raggio di copertura maggiore) o te-
lefonia cellulare. Questo perché appunto le tecnologie stanno evol-
vendo e ogni concorrente privato deve essere libero di scegliere quel-
la che ritiene più adatta. Deve però garantire almeno una banda di 500
megabit al secondo e presentare un suo modello di tariffazione spiegan-
do come i quartieri indigenti saranno coperti e a che cifre per gli
utenti. In ultima analisi, ha dichiarato l'assessore alla tecnologia
Peter Roy, «sarà decisivo nella scelta il numero di cittadini svantag-
giati che le aziende promettono di servire nei prossimi tre anni». In
altre parole vince chi riduce maggiormente il digital divide. Dunque
la mano pubblica fissa obbiettivi sociali e il privato si ingegni a
trovare la soluzione tecnico-economica. Il modello di Washington, am-
messo che abbia successo, cerca di aggirare le obiezioni che gli ope-
ratori privati hanno avanzato nei confronti di altre città americane
che si vanno cablando senza fili e a spese della collettività. Quelle
che hanno deciso in questo modo lo fanno perché hanno verificato, ap-
punto che i network telefonici o televisivi tendevano a coprire a
larga banda solo le zone potenzialmente più redditizie, trascurando
le altre. Succede in tutto il mondo e così si comportano anche da noi
Telecom Italia, Fastweb e le altre. Ma queste città americane, essendo
convinte che la banda larga è insieme un diritto e un fattore di svi-
luppo, hanno consapevolmente deciso di farlo con i soldi pubblici, svol-
gendo una funzione di supplenza rispetto all'iniziativa privata. Le
obiezioni, anche al congresso degli Stati Uniti, sono state alte, ma
sono risultate evidentemente insostenibili anche in un paese da merca-
to libero quale gli Stati Uniti. La posta in gioco è lo sviluppo, ap-
punto. E del resto proprio la settimana scorsa la Commissione Europea
ha ribadito che il dispiegamento della banda larga in tutti i 25 paesi
dell'Unione è obbiettivo essenziale, da raggiungersi entro il 2010.
Certamente gli stati non devono interferire con il libero mercato; la
commissaria alla Società dell'Informazione, Viviane Reding, e Danuta
Hubner, commissaria agli affari regionali, hanno confermato che nel
caso di «fallimenti del mercato» gli stati possono intervenire usando
i fondi strutturali europei, per esempio per coprire le zone rurali o
comunque trascurate. Questi impegni figurano anche nel programma del-
l'Unione, ed è stato gradevole aver letto nelle parole di Prodi una
visione da «ecosistema della conoscenza». C'è la banda larga, ma c'è
anche, fondamentale, il ruolo dell'istruzione pubblica e delle troppo
neglette biblioteche di città e di quartiere.
Il Manifesto, 26 marzo 2006
http://www.ilmanifesto.it
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.: RUBRICHE :.
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..... DALLA RETE A(LLA) CARTA di Marco Trotta .....
Thunderbird
Il 18 Ottobre del 2003 le persone che avevano un indirizzo di posta
elettronica su Libero o Wind hanno avuto una brutta sorpresa. Quel
giorno, infatti, uno dei più grandi gestori di servizi internet in
Italia, con poche settimane di preavviso, ha tolto agli utenti colle-
gati con altri gestori la possibilità di scaricare la posta elettro-
nica sul proprio pc. Per continuare ad usarla bisogna andare sul sito
oppure pagare una somma annuale. Di lì a poco altri gestori avrebbero
adottato la stessa politica obbligando molte persone a cambiare indi-
rizzo con tutte le complicazioni del caso: avvisare i propri corris-
pondenti, iscrizione alle liste col nuovo indirizzo, messaggi persi,
ecc. Ora c?è una nuova possibilità grazie a ThunderBird
(www.mozillaitalia.org/thunderbird). Si tratta di un programma di
posta elettronico che si può installare anche su Windows ed è quindi
consigliabile rispetto ad Outlook Express di Microsoft, perché soft-
ware libero quindi più sicuro in tema di virus e altro. Inoltre la
nuova estenzione ?WebMail? permette di aggirare il problema tecnico
descritto su se avete indirizzi Yahoo, Hotmail, Libero o Lycos.
Basta scaricarla ed installarla sul vostro ThunderBird e potrete
scaricare la posta elettronica sul computer esattamente come si fa-
ceva prima. Info http://webmail.mozdev.org/
InsuTV
C?è una nuova televisione a Napoli, si chiama ?Insu^Tv?. Leggiamo
dall?editoriale sul sito ?Il progetto nasce nella primavera del 2003,
durante i bombardamenti in iraq, in collaborazione con il nodo locale
di Indymedia e radioLina, la radio pirata del centro sociale Offici-
na99?. Oggi Insu^Tv trasmette 24 ore 24 un palinsesto costruito in
collaborazione con altri media come per esempio NgVision, RaiNews24
o NessunTv. L?obiettivo è promuovere un ?progetto virale, in grado
non di competere ma di contaminare il flusso informativo del main-
stream con un flusso informativo estraneo, profondo, insofferente a
regole? per una ?Napoli ribelle? che vuole riprendersi spazi, ora
anche di comunicazione, come fece Officina99 nel 1991. Tutto l?appa-
rato tecnico della televisione funziona con software libero ?svilup-
pato in collaborazione con diverse comunità digitali napoletane e
italiane? che permette una gestione che permette di caricare video e
operare sul palinsesto anche via Internet, una innovazione che ?ha
ottenuto una segnalazione speciale a Palinsesto Italia 2005?. Per
ricevere Insu^Tv in etere a Napoli-centro città canale UHF 68 e
canale S19 VHF Banda III. Info: www.insutv.it
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.: TEMI E APPROFONDIMENTI :.
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Se lo Stato sceglie l'open source
Le timidezze dell'Unione e le resistenze ideologiche dei «liberisti
che fanno affari» - Mercato protetto Il monopolio Microsoft, come di-
mostrano altri stati, ora ha concorrenti tecnicamente validi e a costo
quasi zero
F. C.
Una frase, assai timida, contenuta nel programma dell'Unione e ribadi-
ta da Romano Prodi durante l'incontro milanese sull'innovazione ha già
suscitato allarme. Disse dunque il leader candidato che: «dovremo at-
tuare in modo diffuso una valutazione puntuale delle opportunità offer-
te dalla diffusione dell'Open Source nelle amministrazioni ». E' senza
dubbio una formulazione moderata, dato che, a differenza di quanto al-
cuni chiedevano (e alcuni governi stranieri stanno già praticando) non
dice affatto di usare solo software aperto e non proprietario nella Pa.
E nemmeno sostiene che questa sia una scelta preferenziale: soltanto
dice che verrà valutato con interesse. Dov'è lo scandalo? Il software
aperto, che si tratti di Linux, OpenOffice (il concorrente di Microsoft
Windows) o altri ancora, è ormai un prodotto industriale come un altro,
in libera concorrenza con quello delle grandi aziende. Ci mancherebbe
altro che un'amministrazione, decidendo cosa acquistare, non lo guar-
dasse con interesse, allo stesso modo che mette a confronto il rappor-
to prezzi- prestazioni della carta igienica. Gli scandalizzati per si-
mili tranquille formulazioni dicono che così facendo lo stato si intro-
metterebbe nel mercato, abusivamente scegliendo chi vince e chi perde,
anche col semplice fatto di indicare una preferenza: statalismo insom-
ma. E rimproverano i fautori del software aperto di ideologismo, quasi
fosse una guerra di religione. Vale la pena allora di riordinare le
idee, che sembrano confuse. Se c'è un mercato dove c'è poco mercato
questo è tuttora quello del software. Le caratteristiche del settore
hanno fatto sì che nei primi anni '80 quello che era una semplice, li-
bera e gratuita codifica di idee (algoritmi) divenisse un prodotto in-
dustriale; quindi che un unico produttore, la Microsoft di Bill Gates,
diventasse il monopolista nel software di base (il sistema operativo
Windows) e nei più diffusi software per ufficio (come Word, Excel,
Access, Power Point). La bravura di Gates è consistita nell'offrire
dei prodotti migliori degli altri (che non vuol dire affatto perfetti)
e tra di loro coerenti che hanno generato un tipico effetto di ciclo
positivo. Se tanti altri usano Word finirò per usarlo anch'io, per
scambiare documenti con loro, e così facendo renderò quel prodotto
ancora più importante, uno standard di fatto. Ma i padri dell'econo-
mia classica, e non i bolscevichi, ci insegnano che i monopoli, anche
quando costruiti legalmente e lecitamente, hanno dei difetti. Pudica-
mente vengono chiamate market failures, ovvero fallimenti del mercato.
Per esempio i prezzi possono essere tenuti artificiosamente alti, e
assai lontani dai costi di produzione. E il monopolista può impigrirsi
nell'inventare cose nuove, non essendo tallonato da concorrenti agguer-
riti. Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti, e non solo nel software.
Questo stato di cose poteva essere tollerabile o comunque apparire ine-
vitabile fino a qualche anno fa perché sembrava non esserci alternativa
a Microsoft e perché l'elaborazione dei dati riguardava soprattutto i
numeri, in banche e grandi aziende. Ma le cose non stanno più così:
molti concorrenti di un tempo sono spariti, ma altri sono emersi. Ci
sono aziende storiche come Ibm e Sun Microsystems che hanno abbraccia-
to il software aperto e ne offrono soluzioni robuste; e c'è una molti-
tudine di imprese nuove che crea programmi nel mondo aperto, con solu-
zioni spesso assai originali. Ma soprattutto è successo che il computer
non sia più una macchina da calcolo, ma invece uno strumento linguisti-
co e di relazione; dunque una macchina per la gestione, la diffusione
e persino per la creazione di conoscenza: The creativity machine, scri-
ve la rivista scientifica Nature. E se c'è una cosa che la conoscenza
non sopporta è di essere confinata, imbrigliata, proprietarizzata. Que-
sto per definizione e da che Homo è sapiens, ovvero da alcune decine di
migliaia di anni. Insomma un bene comune e pubblico, la cui creazione e
diffusione uno stato (ogni stato) deve favorire; lo deve fave per mis-
sione civile, sopra le parti, e anche per finalità economiche, dato che
solo lì si crea il valore aggiunto, di questi tempi. Se si tratta di un
bene pubblico, come la salute, l'istruzione e il servizio postale, al-
lora non solo è utile, ma doveroso che un governo detti delle regole
al mercato. Lo farà perché le informazioni circolino meglio e magari
anche per risparmiare lui stesso. Nel caso dei decoder per la televi-
sione digitale il governo uscente ha fatto la scelta statalista esatta-
mente opposta: ne ha finanziato l'acquisto senza nemmeno imporre delle
regole di interoperabilità. Ma di questo i liberisti nostrani non si
sono lamentati. Non ci sarebbe dunque nulla di scandaloso se un gover-
no obbligasse i suoi uffici a usare solo prodotti aperti e compatibili,
così come nessuno si scandalizza se il ministero della salute o una
qualche agenzia governativa controllano i farmaci e dettano gli stan-
dard sui cibi.
Il Manifesto, 26 marzo 2006
http://www.ilmanifesto.it
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.: HOT NEWS :.
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Viva la Francia?
di Federico Fasce
Quel che si dice in Rete. Il parlamento francese approva una legge che
costringe a mantenere aperti i formati Drm, al fine di evitare monopo-
li. Un'ottima occasione per parlare di diritto d'autore e di contenuti
digitali
http://www.apogeonline.com/webzine/2006/03/24/20/2006032420177
Parigi cala la scure sul P2P
L'Assemblea Nazionale ha approvato un provvedimento che impone un nuo-
vo trattamento sul DRM e cambia il mercato digitale. Carcere per chi
scardina i sistemi anticopia e software libero a rischio
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58478&r=PI
Questa legge è internetticida
Con 296 voti a favore e 193 contro l'Assemblea nazionale ha approvato
il progetto di legge sul diritto d'autore: sanzioni graduate, dalle
multe fino al carcere, per chi scarica illegalmente da internet musica
e film
ANNAMARIA MERLO, PARIGI
Il Manifesto, 23 marzo 2006
http://www.ilmanifesto.it
(disponibile su
http://www.culturalibera.org/flat/index.php?mod=read&id=1143206625)
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.: TECNOLOGIA&INTERNET :.
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.: MyTech :.
Windows Xp su Mac: ecco come fare
di Nicola D'Agostino
Il sistema operativo di Microsoft sull'hardware di Cupertino ora alla
portata di tutti grazie a una guida on line. Anche in italiano
http://www.mytech.it/computer/articolo/idA028001065216.art
Web 2.0, i siti della settimana
di Nicola D'Agostino
Social bookmark temporanei, dizionario in Ajax; ironie sul social net-
working e altro
http://www.mytech.it/internet/articolo/idA028001065202.art
L'instant messaging si fa con il browser
di Nicola D'Agostino
Una serie di siti web grazie ai quali usare i servizi di messaggisti-
ca più popolari (Msn, Yahoo, Icq, Google Talk) senza scaricare nessun
programma ma semplicemente attraverso una finestra di Firefox o
Internet Explorer
http://www.mytech.it/internet/articolo/idA028001065186.art
Flickr Leech: il modo migliore per cercare foto
di Nicola D'Agostino - MyTech
Uno strumento ricerca e visualizzazione delle immagini presenti sul
più famoso dei servizi di fotohosting. Ed è più efficace del motore
della stessa Flickr. Funziona nel più puro spirito del web 2.0
http://www.mytech.it/news/articolo/idA028001065164.art
.: Punto Informatico :.
Untrusted/ Guida all'acquisto di sistemi TC-free
di Alessandro Bottoni - Ci sono elenchi dei sistemi trusted ma non
li comprendono tutti: come verificare se il computer per cui si
stanno spendendo fior di quattrini è un sistema libero o un sistema
blindato?
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58522&r=PI
Cassandra Crossing/ DRM e trasparenza
di Marco Calamari - La decisione francese sui DRM è un passo in
avanti per alcuni aspetti. Ma si sorvola sul diritto dell'utente di
sapere che ciò che acquista può essere utilizzato solo a certe con-
dizioni
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58523&r=PI
Adware, nuove nomination per vecchi amici
StopBadware, che si batte per ripulire il Web dai software più inva-
sivi, ha reso noti i nomi di quattro applicazioni famose che nascon-
dono fastidiose sorprese. Intanto Claria esce da questo settore pre-
so di mira dagli attivisti
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58535&r=PI
Pirateria, ultimatum USA alla Cina
Ad aprile i due paesi faranno il punto sulla pirateria e la contraf-
fazione. Si profila un'azione legale nei confronti di Pechino per la
violazione delle norme internazionali. Washington appare imbufalita
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58537&r=PI
Firefox 2.0 ringhia a IE7
Mozilla Foundation ha fornito un primo assaggio di quella che sarà
la prossima major release di Firefox. Le novità di questa alpha sono
ancora poche, ma nelle future versioni si attendono molte chicche
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58497&r=PI
Tribler, P2P europeo per l'IPTV
Un gruppo di ricercatori olandesi ha realizzato un promettente siste-
ma open source per la condivisione di contenuti audiovisivi. Siamo il
futuro, dicono gli sviluppatori
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58504&r=PI
Meno spese col monitor LCD ecologico
Presentato un vetro privo di metalli pesanti, ideato per essere uti-
lizzato nell'assemblaggio di LCD. L'invenzione potrebbe ridurre note-
volmente l'impatto ambientale ed i costi di produzione dei monitor
ultrasottili
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58507&r=PI
ENUM, più vicina la vera telefonia IP
Pubblicati i primi risultati della sperimentazione che coinvolge de-
cine di provider: si avvicina il momento in cui il VoIP abbandonerà
completamente la rete telefonica tradizionale. Con abbattimento delle
tariffe. Tutti i dettagli
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58499&r=PI
DRM Starforce peggiore di quello Sony BMG?
Starforce, adottato da numerosi produttori, si insinua nel PC e quando
si tenta di masterizzare un prodotto protetto da copyright attiva il
reboot del sistema
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58502&r=PI
Pechino, carcere preventivo per blogger
Hao Wu, già residente negli Stati Uniti, è sparito dalla circolazione
durante le riprese di un documentario indipendente sulla cristianità
in Cina. È stato sbattuto in carcere e non si sa perché
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58481&r=PI
Gogna mediatica anche per gli inserzionisti
The Center for Democracy and Technology ha pubblicato un documento che
elenca le aziende committenti coinvolte con l'adware di 180solutions;
l'obiettivo è di sensibilizzare anche gli inserzionisti più disattenti
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58475&r=PI
DRM, Apple attacca la svolta francese
L'azienda della Mela, destinata ad essere la più colpita dalla legge
francese sul DRM in fase di approvazione, boccia la nuova normativa:
lo Stato sponsorizza la pirateria. FIMI: bene così, ma ci vogliono ga-
ranzie
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58494&r=PI
USA, la protesta antigovernativa è online
Patriot Act: The Home Version è un gioco da tavolo gratuito e libera-
mente scaricabile. Ma non solo: è la protesta online di un americano
d'origine araba contro l'amministrazione Bush. E attira l'attenzione
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58482&r=PI
Arabia, liberato dissidente web
Con una mossa a sorpresa il regime scarcera l'uomo che aveva osato cri-
ticare i consiglieri della famiglia reale. Qualcuno parla di conflitto
crescente tra quest'ultima e gli ultra-conservatori
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58474&r=PI
Sicurezza wireless: abbandonate il WEP
Questo uno dei messaggi forti che arriverà da Crypto Meeting 2006,
l'evento di Metro Olografix che propone un percorso nei sistemi di ci-
fratura e nella sicurezza delle comunicazioni in rete. Punto Informa-
tico ne ha parlato con i promotori
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58444&r=PI
L'open source non sfonda nei paesi poveri
Non è facile indirizzare verso lo sviluppo a codice aperto i program-
matori locali. Una task force internazionale lavora allo sviluppo di
comunità autonome di sviluppatori, ma le difficoltà sono enormi
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58463&r=PI
Google non viola il diritto d'autore
Questo il verdetto di un giudice federale statunitense, che scagiona
Google dall'accusa di violazione dei diritti d'autore. L'indicizza-
zione informatizzata ed automatica di contenuti protetti non costi-
tuisce reato
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58465&r=PI
IP filtrati, arrivano i bookmaker
Partono i ricorsi proprio in queste ore, prima alla Commissione Euro-
pea e poi al TAR del Lazio. Le società delle scommesse sono decise ad
attaccare la posizione protezionista assunta dal Governo italiano
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58466&r=PI
Cina, 10 anni allo scrittore anticomunista
Ren Ziyuan, insegnante 27enne, è stato condannato a 10 anni di reclu-
sione per avere scritto online quello che pensa. La sua colpa è avere
usato Internet per criticare il regime pechinese
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58439&r=PI
Australia, divieto di satira su Internet
L'ex colonia inglese inciampa su uno scherzo: il governo oscura un si-
to satirico che attribuisce scuse ufficiali per la guerra in Iraq al
primo ministro John Howard. Lesa Maestà, in pratica
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58438&r=PI
UK, i disabili controllano l'usabilità
Per garantire pieno diritto di accesso e possibilità di utilizzo de-
colla una piattaforma che consente ad aziende ed istituzioni di inter-
pellare i disabili: saranno loro a collaudare siti e servizi web
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58425&r=PI
.: Zeusnews :.
Esiste Dio nella blogsfera?
Il rapporto tra open source e teologia, blog e fede.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4682&numero=999
Piano con quell'ascia, George
Gli USA e le sue corporation si stanno procurando l'arma per control-
lare il mondo. I militari, spodestati, si ribellano.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4686&numero=999
VoIP al debutto: è tutto oro? (parte seconda)
Internet fluiva nelle linee telefoniche, oggi accade il contrario. Il
buon vecchio modem ci ha abituati al "telefono+internet", ma quando è
Internet a supportare il telefono, il telefono non è più quello di
prima.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4673&numero=999
.: Apogeonline :.
Attenzione alle minacce informatiche
di Federica Masera
?Spamming-phishing-zombie: Le nuove minacce alla sicurezza informatica?,
questo il titolo del workshop che avrà luogo il prossimo 15 marzo a
Firenze, presso Villa Agape, via Torre del Gallo 8/10
http://www.apogeonline.com/webzine/2006/03/13/15/2006031315142
Cina: stop al VoIP
di Dario D'Elia
Le nuove licenze per gli operatori che offrono servizi per effettuare
telefonate su Internet saranno bloccare fino al 2008
http://www.apogeonline.com/webzine/2006/03/24/04/2006032404180
.: La Repubblica :.
Berlino vara una legge che punisce chi scarica file illegalmente
Due anni anche per i downloader che non ne fanno commercio
P2p, pugno duro in Germania
fino a cinque anni di carcere
Ma la Francia corre in soccorso degli utenti e attacca Apple
Il fatturato dei file a pagamento al 6% di quello mondiale
di GAIA GIULIANI
http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/scienza_e_tecnologia/p2p2/
tedprig/tedprig.html
Per molti anni gli utenti dei pc dell'azienda di Cupertino sono stati
impossibilitati a comunicare con i prodotti dominanti sul mercato
Ma i seguaci della Mela
non sono più una setta
Tutto è finito con la moda dei PowerBook e poi del trendissimo iPod
di VITTORIO ZUCCONI
http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/scienza_e_tecnologia/
rivolmela/settamela/settamela.html
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.: NEWS DALL'ASSOCIAZIONE :.
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Ogni lunedì sera la sede dell'associazione resterà aperta
dalle ore 21,30 per incontrarsi, conoscersi, discutere, smanettare.
Per chi vuole passare un po' di tempo con noi, l'appuntamento è in via
Nazionale Adriatica Nord, 92 - Pescara
Riferimenti utili alla pagina
http://www.olografix.org/?page_id=57
Associazione Culturale Telematica "Metro Olografix"
http://www.olografix.org :: info at olografix.org
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.: CREDITS :.
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a cura di Loris "snail" D'Emilio
http://www.olografix.org/loris/
Hanno collaborato a questo numero:
Nicola "nezmar" D'Agostino
http://www.olografix.org/nezmar
Marco Trotta
matro (at) bbs dot olografix dot org
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ciao,
loris
"Se do da mangiare a un affamato, mi dicono che sono un santo.
Ma se domando perché quell'uomo è affamato, dicono che sono un comunista".
(p. Alex Zanotelli cita il vescovo brasiliano Camara)
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Version: GnuPG v1.4.0 (MingW32)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org
iD8DBQFEKMmwOYIiMYTJIgYRAr8UAKDu478fJq5Ie5x1wCYSJl+79BsGuACdFLEI
RzFsi1Jo8TdPlNVXYJF8vIQ=
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